Appena rientrata dalla mia vacanza parigina sospiro nostalgica al pensiero dell’ atmosfera charmant e chic che ho respirato a spasso per la città del Re Sole. Non mi dilungherò qui sulle sue bellezze artistiche ed architettoniche, perché nessun tributo é migliore dell’ammirarle di persona : vi parlerò piuttosto dell’allure di Parigi, sofisticata e snob, come solo i francesi riescono ad essere.
Chiusa in un nazionalismo che é più punto di forza che demerito, Parigi afferma la propria identità in tutto, relegando in un angolo il concetto di globalizzazione ed esaltando la propria individualità. Che passa per la lingua i cibi la cosmesi la sartoria la pelletteria e quanto sul suo territorio si possa trovare. É così che il perdersi in ogni dove acquista ancora più valore, permettendo di scoprire inedite suggestioni di vista, gusto, tatto,olfatto.
Le mie personali e preferite passano per i giardini fioriti nel bel mezzo della quotidianità metropolitana, per il sapore fragrante della baguette ancora calda, per i negozietti di bijoux ed abiti disseminati lungo i marciapiedi delle strade , per le botteghe vintage e di scarpe artigianali.
Vi segnalo per la sua originalità e per i suoi meravigliosi gioielli Harpo, le creazioni moda scanzonate ed allegre di Ben Simon, il negozio Lola Lola in zona Montmatre, il rossetto rouge….decisamente un Must Have, le ballerine, in un varietà quasi imbarazzante ….ed il fascino enigmatico della Gioconda…. Ops, uno dei tesori italianissimi ed inestimabili trapiantati in Francia ;-).
Au revoir Paris