Gli accostamenti apparentemente arditi, con colori che evocano gioia e denotano una ricerca sottaciuta e di carattere, sono quanto maggiormente mi ha colpita nella produzione di Raptus & Rose, piccola maison di moda basata nell’insospettabile Belluno.
Ho sempre amato le associazioni non scontate e subìto il fascino irrequieto delle strade meno frequentate e qui, ve lo assicuro, il soffio della sperimentazione è palpabile, così come quel senso di totale armonia che governa i capi creati da Silvia Bisconti, cuore e anima vulcanica di questo piccolo mondo sartoriale al quale è impossibile restare indifferenti.
Vecchi tessuti, abiti dalle linee non più attuali, pizzi, merletti provenienti da mercatini vintage di luoghi lontani vengono reiventati, illuminati, inseriti in un contesto tutt’altro che banale che li trasforma in un’alchimia di linee e colori volte a valorizzare l’individualità di chi li indossa. Nascono così, con un atto creativo rispettoso di una storia che già esiste, gli abiti e le creazioni di Raptus & Rose. Sempre proposte uniche ed irrepetibili in cerca di un’interprete capace o ideate su misura con l’intento di denotare una personalità, un’affezione, una passione, una storia.
Nell’atelier di Silvia si esaltano le caratteristiche di ogni singola donna attraverso l’arte artigiana del taglio e del cucito, in un meravigliosa soluzione di continuità tra tradizione e futuro.
E così come è impossibile restare indifferenti davanti a queste espressioni sartoriali, così è impossibile esserlo davanti a lei, designer di abiti tutta energia, che con gentilezza estrema ha accettato questa intervista.
Ciao Silvia!
La passione da sempre caratterizza la tua attività, si può dire dall’adolescenza passando per la tua direzione creativa in Maliparmi sino ad oggi con Raptus & Rose…Puoi raccontarci le tappe fondamentali di questa stimolante storia d’amore e di traguardi professionali?
Sono milanese.
Dopo il liceo Artistico Brera e la Marangoni a Milano ho avuto la fortuna e l’onore di incontrare quello che considero il mio Maestro..Romeo Gigli.
Sono stata il suo braccio destro per quasi 10 anni e ho imparato tanto da lui.
Poi qualche anno di consulenze creative per varie aziende fino all’incontro nel 2000 con Malìparmi dove sono stata Direttore Creativo per 13 anni.
Due anni fa il desiderio fortissimo di fare una Moda che mi corrispondesse al 100% mi ha fatto creare quello che ora e’il mio progetto del cuore…
Raptus and Rose!
Raptus&Rose sembra rappresentare tangibilmente un’idea che va oltre la dimensione del fare e diventa una filosofia, che tiene conto della varie sfaccettature della vita al femminile, ne esalta la rappresentazione fenomenica ed al contempo ne comprende l’essenza e le difficoltà, traducendole anche in una declinazione del lavoro volta al rispetto della donna in quanto professionista, madre, moglie, se stessa. Puoi dirci di questo micro-cosmo e del tuo progetto di “moda liberata”?
La Moda Liberata è il sotto testo ed il credo profondo di R&R.
Sto provando a smontare regole vecchie che non mi appartengono più per cercarne di nuove: più leggere più sperimentali più in linea col grande cambiamento storico che stiamo vivendo.
L’Atelier R&R e’la perfetta rappresentazione del mio pensiero di Moda Liberata applicata alle donne…
Il team e’composto da (quasi) tutte donne ed ognuna di loro lavora per il nostro progetto rispettando anche e contemporaneamente famiglia e vita privata.
Questo significa che tutte gestiscono le ore di lavoro nel totale rispetto delle proprie vite e in relazione ai risultati che sono chiamate a raggiungere: c’è chi chiede due pomeriggi liberi alla settimana per stare con i figli, chi ha bisogno di un giorno intero, chi decide di iniziare prima al mattino per finire la giornata lavorativa ad un orario che consenta meglio di sfruttare il pomeriggio.
E la cosa fantastica é che, contrariamente all’idea un po’ retrograda che il part-time faccia lavorare e produrre meno, le donne di R&R sono produttive e lavorano con entusiasmo e passione utilizzando al meglio le loro ore di lavoro!
Io stessa faccio così…
Dicevamo che Raptus&Rose racconta le donne ed i loro abiti e che lo fa attraverso sfilate non convenzionali ed anzi lasciate ad eventi di rottura rispetto a quelli cui per tradizione siamo abituati. Le tue sfilate sono veri e propri flash mob di modelle non professioniste, spettacoli itineranti che vivificano piazze, strade e luoghi di solito poco inclini a queste suggestioni. Come nasce questa scelta?
Dal desiderio di togliere la moda dai luoghi sacri e troppo chiusi del passato per mostrarla alla gente, per strada, nei contesti più diversi.
Abbiamo fatto sfilate/flash mob ovunque… In piazza del Duomo a Milano, al Lido di Venezia durante il Festival del Cinema, nei teatri poco prima della Prima..l’ultima a settembre con 50 donne normali di tutte le età in una piazza davanti a più di mille persone…
I nostri eventi estemporanei sono tutti raccontati da video emotivi che si possono vedere sul nostro sito http://www.raptusandrose.com
Da dove arriva la tua inclinazione per il mondo social, ed in particolare per quello di facebook, con il quale dialoghi soventemente dipingendo a parole immagini fotografiche nitide e luminose?
Amo disegnare e scrivere e per me fotografare é come disegnare.
Racconto un’idea o solo le mie emozioni attraverso canali semplici, diretti, visibili da tutti.
Moda Liberata anche qui.
Sono appassionata di questo aspetto del mio lavoro ed ho un gruppo di donne appassionate quanto me che mi seguono quotidianamente in modo virtuale e poi partecipano agli eventi arrivando da tutta Italia…Una cosa bellissima e molto emozionante, che sta crescendo evento dopo evento.
Credo che molte donne in questo momento abbiano voglia di sentirsi vere e belle, comprese a pieno da una donna che crea vestiti e che lo fa per donne normali, capite da una donna che, in quanto consapevole di difetti e paure, é in grado di esaltare i pezzi di Bellezza che ciascuna di loro ha dentro.
Credo davvero che la Bellezza ci salverà.
E per finire: chi è Silvia e l’abito che più ti senti addosso?
Io sono tutte le donne e io sono anche il mio lavoro, che amo pazzamente…
L’abito che mi sento addosso in tutto e per tutto é quello che desidero per tutte le donne.
Comodo, fluido che racconti una Storia Vera e che ti faccia sentire ogni giorno divina…
Sfumature, impasti corposi di passione e amore, ma anche essenziale ricerca del bello, anche di quello più nascosto alla vista… ecco! credo sia questa la cifra stilistica di Silvia Bisconti e del suo Raptus & Rose.
Grazie.